La prima forma di prevenzione parte dai comportamenti virtuosi
L’osservatorio Waste Watcher ha monitorato i comportamenti virtuosi: si parte dal momento dell’acquisto, perché il 74% degli intervistati (ben 3 italiani su 4) dichiara di ricorrere a una lista della spesa, prima di avventurarsi negli acquisti del cibo. E il 57% va oltre, predisponendo una specie di “menu” settimanale con indicazione dei piatti che intende cucinare di giorno in giorno. Momento strategico è quello del “check”, il controllo della cucina, dal frigo alla dispensa, per stimare esattamente la quantità e lo stato dei viveri a casa: l’82% dei consumatori italiani verifica cosa deve essere consumato prima, per prevenirne lo spreco; e l’80%, 4 italiani su 5, si assicura attentamente che le quantità cucinate siano ottimali e non eccessive, perché tutto il cibo cotto vada consumato; e ancora: se un cibo è appena scaduto, il 78% non si arrende e cerca comunque di verificarne l’edibilità, mentre il 77% ha già pre-congelato il cibo che sapeva di non poter consumare prima della scadenza. Ancora pochi i consumatori che al ristorante chiedono una family bag per fruire a casa del cibo rimasto nel piatto: dall’indagine Waste Watcher in Italia solo il 40%, ovvero 4 italiani su 10. Una ‘timidezza’ tutta europea, perché negli Stati Uniti il 74% degli avventori al ristorante ha l’abitudine di chiedere la family bag per gli avanzi, il 68% in Canada e il 61% in Cina. Scendiamo al 44% in Spagna e Germania, e al 37% in Russia e Regno Unito. La maggior parte degli intervistati negli 8 Paesi (in media il 55%) ha dichiarato di avere un approccio pragmatico rispetto all’acquisto del cibo.
In Italia i dati sono positivi ma bisogna fare di più
L’indagine di respiro mondiale “Food & waste around the world”, il primo rapporto globale sul rapporto fra cibo e spreco firmato da Waste Watcher, International Observatory on Food & Sustainability, realizzato con un monitoraggio in 8 Paesi del mondo: Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Canada, Cina. All’indagine hanno preso parte 8mila cittadini di questi Paesi, con un campione statistico di 1000 interviste per ciascun Paese. Gli italiani risultano essere uno dei popoli più virtuosi del pianeta, con solo 529 grammi di cibo sprecato a testa nell’arco di una settimana. All’opposto, i cittadini statunitensi auto-denunciano lo spreco di 1453 grammi di cibo settimanali. Subito dopo ci sono i cinesi con 1153 grammi, quindi i canadesi con 1144 g, seguono i tedeschi con 1081 g, e quindi, sotto il kg, arrivano i cittadini inglesi (949 g), spagnoli (836 g) e i russi, (672).
INSIEME POSSIAMO FARE TANTO!