Organizzate periodicamente presso la Stazione Centrale di Palermo, le cene sono sempre un’esperienza di grande spessore umano per i volontari che le rendono possibili. Il Banco è sempre più invogliato ad operare sul territorio oltre che per le relazioni che si creano fra i volontari, per il rapporto che si instaura con i bisognosi, poichè l’importanza dell’azione del Banco nella distribuzione degli alimenti, non si ferma solo alla distribuzione stessa, ma, tramite il cibo, cerca d’instaurare un rapporto di empatia con i più bisognosi, al ne di riuscire ad aiutarli concretamente.
La cena del 9 novembre scorso, ad esempio, resterà scolpita nella memoria dei circa quaranta volontari presenti per un episodio di cui è stata protagonista una donna di mezza età. Sempre riservata e composta, pur nella sua dif cile condizione di senza ssa dimora, la avevamo già notata in passato per certe sue premure, per l’attenzione ad evitare che a terra restassero bicchieri o cartacce abbandonati, per un comportamento dolce e controllato. L’altra sera doveva avere molta, troppa fame. Ha mangiato più porzioni di pasta, del pollo, delle patate.
All’improvviso, un malore: fra i volontari un’infermiera ha subito compreso. È bastato farla distendere, e, dopo un pò, si è riavuta. Ha poi confessato che non mangiava da circa quattro giorni.
Ma, soprattutto, ha cominciato a parlare, a raccontarsi, con l’atteggiamento di chi è nalmente certo di ricevere ascolto e sincera attenzione. Fare del bene non è un gioco. Non basta cucinare. Non basta farlo bene.
Ci vuole criterio, sensibilità, comprensione del bisogno, andare incontro alle domande. Dietro ogni clochard c’è una storia. E dietro ogni famiglia di indigenti c’è una storia.
Il Banco delle Opere di Carità distribuisce derrate e pasti caldi: ma la distribuzione di cibo non è che un passo per avvicinarci alle PERSONE nell’intento di poter dare loro un sostegno più completo che le aiuti ad uscire da ogni forma di necessità e a riguadagnare un ruolo da protagoniste.
In un’ottica di sensibilizzazione della cittadinanza al ruolo delle opere di carità, nessun luogo poteva essere più signi cativo dell’Albergo delle Povere. Lo scorso sabato 5 novem- bre, vi si è svolta la commemorazi- one del Principe di Palagonia, nobile lantropo, direttore dell’Albergo, struttura nata alla ne del ‘700, per ospitare i poveri ed i malati di colera della città di Palermo. L’evento ha previsto la visita guidata dell’albergo, durante la quale è stata raccontata la storia dello stesso, la vita che svolgevano i poveri, la separazione fra uomini e donne, la volontà di res- tituire dignità agli ospiti per mezzo del lavoro. La necessità di mettere a disposizione dei visitatori una com- pleta informazione sulla storia di un monumento ma, soprattutto, di un ente caritatevole, ha rappresentato, in primis, una stimolante esperienza formativa per i volontari. Gli stessi hanno pertanto saputo trasferire ai numerosi visitatori accorsi non solo nozioni storiche e artistiche, ma anche l’entusiasmo per uno spirito di servizio che, nella visita di locali come quello della mensa dei poveri, ha quasi preso corpo, ricordando a tutti che la carità ha bisogno di spa- zi e di mezzi per potersi concretiz- zare. E, a testimonianza di ciò che la carità rende possibile, gli intervenuti hanno avuto modo di conoscere un uomo, ormai quasi novantenne, che fra queste antiche mura ha vissuto la vita intera: noto ai palermitani come l’autore di un presepe animatoche ogni Natale è possibile visitare all’interno dell’Albergo, stavolta questo delizioso personaggio ha messo a dis- posizione una serie di scatti che lo ritraggono in questo enorme e al contempo piccolo mondo, che lo ha accolto da bambino senza famiglia. Un’occasione, insomma, a tutto tondo, in cui la bellezza dei luoghi, il racconto delle povertà diverse ma sempre tristemente attuali, il senso di continuità storica del “fare del bene”, hanno indotto tutti a riflettere sull’importanza delle opere di volontariato e sulla possibilità che ognuno di noi ha di sostenerle.
Nelly Palazzo – Referente Banco delle Opere di Carità Sicilia Occidentale